08/06/2009
Sicilianacaccia a Fini, stop ai ricorsi "facili".
La Federazione Siciliana Caccia chiede al presidente della Camera, Gianfranco Fini, di sollecitare l'iter della proposta che dovrà regolamentare, se approvata, i ricorsi ai tribunali amministrativi regionali. A Montecitorio si tenta infatti di mettere un freno ai "ricorsi facili" alla giustizia amministrativa: 136 deputati del Pdl hanno recentemente presentato una proposta di legge, la n. 2271, che vede come primo firmatario l'onorevole Michele Scandroglio. L'obiettivo della proposta è proprio quello di frenare l'uso dei ricorsi al Tar per protesta oppure, come spesso è accaduto nel mondo della caccia, per sottrarre giorni utili all'esercizio dell'attività venatoria. Infatti, se la proposta dovesse aver seguito, le associazioni che promuoveranno i ricorsi al Tar, in caso di rigetto del ricorso amministrativo perchè privo di fondamento, saranno costrette a pagare le spese giudiziarie ed a risarcire gli aventi diritto del danno procurato. La proposta ha suscitato l'ovvia reazione delle associazioni, in primis di quelle ambientaliste, da anni ormai abituate ad usare i tribunali amministrativi come freno alle legittime attività dei cacciatori, non essendo - a memoria d'uomo - mai stato presentato un ricorso che abbia avuto elementi di fondatezza. Noi riteniamo che questa proposta possa essere utile non solo a regolamentare i ricorsi ed a responsabilizzare chi pratica il ricorso "facile" e pretestuoso, ma anche a far sì che ci si concentri concretamente sulla tutela vera della natura e dell'ambiente, temi che da anni sono cari al mondo della caccia.